scelta di vita
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scelta di vita
forse non ci crederemo..ma c'e ancora qualcuno che al mondo del calcio, dei soldi..preferisce la vita normale...
dalla gazzetta di oggi:
"Dilettante è meglio" e se ne va
Difensore nello Strasburgo di Papin, dov'era approdato dalla sesta divisione, Locatelli volta le spalle e torna a casa: "Ho sempre giocato nel dopo lavoro. E' quello che voglio continuare a fare"
Lionel Locatelli, 25, "pentito" del professionismo PARIGI, 28 settembre 2006 - Forse non avrebbe ripetuto l’ascesa travolgente di Fabio Grosso o del connazionale Franck Ribery, passati in qualche stagione dai campi dilettantistici alla finale di coppa del Mondo. Forse, perché Lionel Locatelli non saprà mai dove avrebbe potuto arrivare. Sbarcato nel mondo professionistico direttamente dalla sesta divisione, il difensore dello Strasburgo (squadra che gioca nella serie B francese) ha fatto marcia indietro: questo calcio non fa per me, me ne torno a casa.
PAPIN - Gli sono bastate poche settimane per convincersi. In Alsazia, Locatelli era giunto insieme a Jean Pierre Papin. L’ex milanista aveva iniziato ad allenare due anni fa, partendo, con successo, dal basso: Arcachon, interregionale. A giugno, il presidente dello Strasburgo gli ha proposto di riportare il suo club in A. Una sfida che Papin ha accettato portandosi nelle valige qualche suo pupillo, tra cui Locatelli.
STRESS - Ma il cambiamento è stato troppo radicale. "Mi sono reso conto di essere dilettante nell’anima – ha spiegato il francese -, la vita da professionista non mi piace, mi sento fuori posto". Meglio quindi stare lontano dallo stress e dai riflettori e tornare all’Arcachon, dalla fidanzata, al suo posto in un gruppo immobiliare della regione. "Ho 25 anni e da quando ne avevo 16 ho sempre giocato a calcio nel dopo lavoro. E’ quello che voglio continuare a fare".
NUOVA VECCHIA VITA - Per Locatelli i sogni di gloria si sono infranti nel modo più imprevedibile, nonostante le buone premesse: sei convocazioni, due partite da titolare e anche un gran gol, in coppa di Lega. Un buon bilancio che però non ha cancellato la voglia di ritrovare un ambiente più semplice, una vita più equilibrata e un calcio meno glorioso, ma anche meno spietato. Papin e i dirigenti l’hanno assecondato. "Sono sorpreso – ha dichiarato l’ex milanista –, ma la sua decisione è coerente. Almeno è riuscito a sfiorare il suo sogno, anche se mi spiace non sia andato fino in fondo".
dalla gazzetta di oggi:
"Dilettante è meglio" e se ne va
Difensore nello Strasburgo di Papin, dov'era approdato dalla sesta divisione, Locatelli volta le spalle e torna a casa: "Ho sempre giocato nel dopo lavoro. E' quello che voglio continuare a fare"
Lionel Locatelli, 25, "pentito" del professionismo PARIGI, 28 settembre 2006 - Forse non avrebbe ripetuto l’ascesa travolgente di Fabio Grosso o del connazionale Franck Ribery, passati in qualche stagione dai campi dilettantistici alla finale di coppa del Mondo. Forse, perché Lionel Locatelli non saprà mai dove avrebbe potuto arrivare. Sbarcato nel mondo professionistico direttamente dalla sesta divisione, il difensore dello Strasburgo (squadra che gioca nella serie B francese) ha fatto marcia indietro: questo calcio non fa per me, me ne torno a casa.
PAPIN - Gli sono bastate poche settimane per convincersi. In Alsazia, Locatelli era giunto insieme a Jean Pierre Papin. L’ex milanista aveva iniziato ad allenare due anni fa, partendo, con successo, dal basso: Arcachon, interregionale. A giugno, il presidente dello Strasburgo gli ha proposto di riportare il suo club in A. Una sfida che Papin ha accettato portandosi nelle valige qualche suo pupillo, tra cui Locatelli.
STRESS - Ma il cambiamento è stato troppo radicale. "Mi sono reso conto di essere dilettante nell’anima – ha spiegato il francese -, la vita da professionista non mi piace, mi sento fuori posto". Meglio quindi stare lontano dallo stress e dai riflettori e tornare all’Arcachon, dalla fidanzata, al suo posto in un gruppo immobiliare della regione. "Ho 25 anni e da quando ne avevo 16 ho sempre giocato a calcio nel dopo lavoro. E’ quello che voglio continuare a fare".
NUOVA VECCHIA VITA - Per Locatelli i sogni di gloria si sono infranti nel modo più imprevedibile, nonostante le buone premesse: sei convocazioni, due partite da titolare e anche un gran gol, in coppa di Lega. Un buon bilancio che però non ha cancellato la voglia di ritrovare un ambiente più semplice, una vita più equilibrata e un calcio meno glorioso, ma anche meno spietato. Papin e i dirigenti l’hanno assecondato. "Sono sorpreso – ha dichiarato l’ex milanista –, ma la sua decisione è coerente. Almeno è riuscito a sfiorare il suo sogno, anche se mi spiace non sia andato fino in fondo".
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- SamuelVega
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seguire il suo cuore e quello che si vuole veramente è sintomo di grande libertà... a volte si sceglie per imporsi nel piano sociale e non perchè si vuole realmente una cosa....
cmq questa è una riprova clamorosa che non c'è un dislivello sportivo e agonistico tale da colmare la differenza sostanziale di stipendio tra un giocatore di una serie inferiore e una serie maggiore.. semplicemente nelle serie maggiori si tende a gonfiare TUTTO....
MANDIAMOLI A ZAPPARE
cmq questa è una riprova clamorosa che non c'è un dislivello sportivo e agonistico tale da colmare la differenza sostanziale di stipendio tra un giocatore di una serie inferiore e una serie maggiore.. semplicemente nelle serie maggiori si tende a gonfiare TUTTO....
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Costanzia: non chi comincia, ma quel che persevera. - Leonardo da Vinci
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APPROVOspaidermec ha scritto:penso che se avesse fatto il minatore non avrebbe fatto marcia indietro
Vivo e rispetto il Diritto di Libertà Ruota Libera nell'aria...
Poi perchè mai consumare l'anteriore ?
http://www.motorcycle.com/images/conten ... ale_01.jpg" target="_blank
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sarà, ma io da calciatore dilettante (senza speranza alcuna..) pur di giocare a livelli alti farei di tutto..
vi immaginate l'emozione incredibile di avere migliaia di persone che ti incitano, ti incoraggiano e, perché no, ti fischiano?
io l'erba verde di un campo di seira A o B me la sogno solo di notte.. se me la trovassi sotto i piedi me la mangerei!
questione di scelte.. e di opportunità!
"chi ha i denti non ha il pane e chi ha il pane non ha i denti."
vi immaginate l'emozione incredibile di avere migliaia di persone che ti incitano, ti incoraggiano e, perché no, ti fischiano?
io l'erba verde di un campo di seira A o B me la sogno solo di notte.. se me la trovassi sotto i piedi me la mangerei!
questione di scelte.. e di opportunità!
"chi ha i denti non ha il pane e chi ha il pane non ha i denti."
Mai fidarsi di un qualcosa che sanguina per cinque giorni, ma non muore.
Stra d'accordo con Omar. Quando ero più piccolo ho "annusato" l'erba di Appiano e vi assicuro che sarei andato a letto alle 8 per 20 anni di fila pur di poter arrivare al professionismo...
Comunque, sono anche d'accordo con la riflessione iniziale di Samuelvega, meno con quella finale. Spesso la voglia di affermarsi è più un diktat sociale che qualcosa che le persone hanno dentro: coraggiosa la scelta di fare un passo indietro...
Per quanto riguarda la riflessione finale, dissento in pieno. Quando giocavo a calcio ho incontrato una squadra di serie D in coppa italia e lo scorso anno ho giocato una partita insieme a Nesta e Kakà: ti assicuro che i secondi sono di un altro pianeta! Non praticano quasi lo stesso sport...
Comunque, sono anche d'accordo con la riflessione iniziale di Samuelvega, meno con quella finale. Spesso la voglia di affermarsi è più un diktat sociale che qualcosa che le persone hanno dentro: coraggiosa la scelta di fare un passo indietro...
Per quanto riguarda la riflessione finale, dissento in pieno. Quando giocavo a calcio ho incontrato una squadra di serie D in coppa italia e lo scorso anno ho giocato una partita insieme a Nesta e Kakà: ti assicuro che i secondi sono di un altro pianeta! Non praticano quasi lo stesso sport...
Silence is golden when you can't think of a good answer